Auto elettriche, è allarme in Italia: chi rischia grosso

Le auto elettriche sono certamente un argomento molto discusso in Italia. Anche per motivi non esattamente positivi.

Le auto elettriche, la questione che negli ultimi anni ha scaldato l’intero settore automobilistico e che in vista del 2035 si fa sempre più infuocata.

Giorgia Meloni 21 febbraio 2023 autoemotori.it
Giorgia Meloni autoemotori.it

Già, perché a quanto pare in vista di questa lontana – ma non troppo – data prefissata, l’intera Unione Europea e molti stati made in USA si lasceranno andare a quella che rappresenta una vera e propria rivoluzione motoristica.

Un enorme cambiamento, con la transizione elettrica che impatterà non poco sul settore automotive, ma anche sulla vita di miliardi di automobilisti sparsi un po’ in tutto il mondo. Non tutti però, a quanto sembra, sono disposti ad accettarlo: Governo italiano in primis.

Il Governo italiano non ci sta: i motivi principali

L’Italia è sicuramente il Paese – o fra i Paesi – che ha accolto di meno la transizione elettrica prevista per il 2035. Specialmente dopo lo scorso 14 febbraio, quando il Parlamento Europeo si è riunito in quel di Bruxelles per approvare definitivamente i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di auto e furgoni di nuova produzione.

Per arrivare ad un accordo finale, fondamentale sarà il Consiglio Europeo; tuttavia, l’iter per formulare un accordo pare già arrivato a dei titoli di coda positivi e con decisamente pochi scontenti. Pochi, ma presenti: Italia in primis. Il Governo capitanato da Giorgia Meloni non ha preso di buon grado tale decisione, soprattutto lato Centrodestra.

In particolar modo, è il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ad andare contro alla decisione dell’UE. Questa decisione, secondo il leader della Lega, va “contro le industrie e i lavoratori italiani ed europei, avvantaggiando le imprese e gli interessi cinesi”. Secondo Salvini, l’Italia non è pronta ad un passo del genere. Ma sarà veramente così?

Italia ‘green’: come stanno veramente le cose

Per quanto riguarda il futuro green all’italiana, le preoccupazioni del Governo italiano non si discostano troppo dalla realtà dei fatti, che vedono il nostro Paese davvero lontano al momento dal raggiungimento di un obiettivo minimo e soddisfacente dal punto di vista dell’elettrico.

E questo nonostante la Motor Valley e gli stabilimenti presenti a Torino, Modena e Bologna. E’ di certo necessario un radicale cambiamento della produzione all’interno degli stabilimenti. Come dimenticare poi il dato che coinvolge le infrastrutture di ricarica presenti sull’intero territorio nazionale.

Auto elettrica, a che punto è l'Italia veramente 21 febbraio 2023 autoemotori.it
Auto elettrica, a che punto è l’Italia veramente autoemotori.it

Al momento le colonnine destinate alle vetture elettriche sono oltre 36mila, ma fra Nord, Centro e Sud Italia c’è ancora molto squilibrio sotto questo punto di vista.

Circa il 58% delle pompe di energia circumnaviga fra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna; il rimanente 42% comprende il resto del Paese. Le regioni più in difficoltà sembra che siano Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. Luoghi in cui purtroppo è presente meno del 20% dei punti di ricarica.

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