Ultimatum del Governo, queste auto non circoleranno più | Automobilisti in rivolta

Fa strano ma siamo praticamente arrivati a quella che il Governo considera una deadline per la circolazione di questo tipo di veicolo. A partire da una data ormai prossima, queste automobili non avranno più via libera in strada. Automobilisti nel caos.

I residenti italiani non hanno preso bene questa nuova misura che entrerà in vigore a meno di due settimane dal momento in cui scriviamo queste righe: il Governo corre ai ripari per trovare una soluzione che renda meno duro l’addio ad un tipo di veicolo un tempo molto diffuso nel nostro paese. Ecco cosa intendono fare in merito.

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Stop all’inquinamento! (Auto&Moto)

Boccata d’aria

L’inquinamento nelle nostre città e in particolare nelle grandi metropoli italiane come Milano, Roma, Genova e Napoli è un problema che non si può sottovalutare, un nemico che provvedimenti marginali come le Domeniche Ecologiche difficilmente possono sconfiggere da sole, senza ulteriori interventi da parte delle autorità. Incentivi per l’acquisto di automobili elettriche e motorini a zero emissioni stanno aiutando ma la situazione rimane comunque delicata.

Pensate che proprio quest’anno, una città italiana insospettabile come Cremona si è piazzata al secondo posto nella top tre ben poco invidiata delle città più inquinate d’Europa tra Nowy Sacz in Polonia e Slavonski Broz in Croazia che costituiscono la terna meno pulita del continente europeo. Bisogna fare qualcosa in fretta ed alcune città hanno già chiaro il modus operandi da seguire adesso.

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Fermare l’inquinamento, una priorità per tutti (Auto&Moto)

Stop parziale

A partire dal primo marzo, non si potrà più circolare in strada a bordo di automobili troppo inquinanti, un provvedimento che le autorità hanno preso già a dicembre dello scorso anno per dare tempo a chi sarà colpito dalla misura che si, migliora la situazione inquinamento ma mette anche molte persone nella condizione di dover subito trovare una nuova automobile con tutte le spese che ne conseguono, di procurarsi un nuovo veicolo.

La misura infatti sarà correlata ad un movimento di 18 milioni di Euro da investire nella mobilità pubblica, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici prima che di quelli privati, ma soprattutto l’acquisto delle automobili elettriche o ibride. Il bando di questo tipo di vetture però non avrà luogo su tutto il territorio nazionale.

Una città soltanto

La città che seguirà questa politica è Genova, situata in Liguria dove l’amministrazione locale ha deciso autonomamente e in conformità con i poteri conferiti dal Governo ai rappresentati locali di mettere al bando in maniera – quasi – permanente tutte le vetture private che non rispettano un certo tipo di livelli di emissioni. Ecco quali sono e quando non potranno circolare in strade pubbliche.

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Per chi non rispetta il bando ci saranno severe conseguenze (Auto&Moto)

Le vetture che il sindaco Marco Bucci ha deciso di bloccare dopo una consultazione con gli assessori locali sono le Euro 1 e i veicoli commerciali fino ad Euro 3 che inquinano troppo per continuare a circolare in città, stando anche alla direttiva del Ministero della Salute riguardante i rischi dall’esposizione ad inquinamento. Del resto, le vetture di tipo Euro 1 sono state già messe al bando in numerosi comuni popolosi con multe che vanno dai 168 Euro ai 679 per i trasgressori. Novità invece per le Euro 3 che risultano comunque troppo inquinanti per le autorità locali.

Il bando comunque non è in vigore tutta la settimana, vale da lunedì’ a venerdì negli orari compresi tra le 7:00 e le 19:00, un limite di tempo comunque sufficiente ad impedire la circolazione dei veicoli in questione per un lungo periodo. Adesso però, gli automobilisti interessati dal provvedimento dovranno risolvere un bel problema ovvero trovare alla svelta un’automobile per sostituire quella vecchia. Visti i costi delle automobili ad oggi, non sarà un’impresa tanto facile.

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