Addio ai taxi, il nuovo servizio manderà in strada tantissimi lavoratori: il progetto

La proposta avanzata dal governo preoccupa tanti lavoratori: in futuro non ci sarà più bisogno dei tassisti, ecco il motivo e soprattutto cosa potrebbe sostituirli in modo pratico ma totalmente inumano!

Una delle professioni più famose del mondo delle auto, quella del tassista, potrebbe presto scomparire del tutto o quasi: il progetto avanzato da alcuni esperti nel settore della mobilità privata è interessante ma cosa ne sarà di migliaia di lavoratori che già rischiano un futuro precario? Scopriamo cosa succederà.

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Addio ai taxi? (Auto&Motori)

Guidatore per lavoro

Quello del tassista è un ruolo celebrato da tantissimi film, partendo dalla commedia francese Taxi in cui un guidatore usa una Peugeot 406 da corsa come mezzo per scarrozzare i clienti fino al ben più cupo Taxi Driver con De Niro come protagonista, incentrato su Travis Bickle e la sua Checker Marathon, mezzo con cui lavora di notte in un contesto alienante e spersonalizzante.

Parlando proprio di spersonalizzazione, in futuro potrebbe proprio succedere questo ai tantissimi taxi che operano in Europa, Italia inclusa se il progetto che vede l’idea di abbandonare del tutto – o quasi – il ruolo del tassista dovesse trovare seguito e finanziamenti. Ma entriamo nel vivo della questione.

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Non solo taxi elettrici… (Auto&Motori)

Niente più guidatore

Ultimamente il governo sta tirando le somme sul progetto ServCity, un interessante idea che per tre ani ha coinvolto una serie di vetture completamente automatizzate in grado di scarrozzare i clienti per le varie zone delle città della nazione senza bisogno di un guidatore. Se vi fidate dell’autopilota di Tesla sappiate che questo progetto utilizza un sistema molto simile.

Muovendosi su delle Nissan Leaf opportunamente modificate come quella nella foto qui sopra, automobili elettriche uscite nel 2010 e molto popolari in tutta Europa, il servizio di ServCity permette ai clienti di arrivare a destinazione tramite rotte pre impostate nel GPS delle vetture…privandoli però del piacere di scambiare due parole con il guidatore.

Il futuro spaventa

L’iniziativa sostenuta dal Governo di un paese recentemente uscito dall’Unione Europea ha coinvolto una piccola flotta di Leaf che hanno percorso circa 1.600 chilometri per le strade di tutta la Gran Bretagna che ha ospitato l’esperimento grazie ad un innovativo sistema che permette alle automobili di spostarsi in autonomia per la nazione.

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Una vettura del servizio ServCity si sposta per le strade cittadine (Auto&Motori)

Il navigatore Smart Mobility Living Lab non è mica una tecnologia da poco: lo hanno sviluppato ricercatori operanti a Greenwich, uno dei centri di studio più importanti non solo del Regno Unito ma del mondo occidentale in toto. Il progetto quindi ha funzionato? A parte qualche piccolo intoppo, non abbiamo notizie di gravi incidenti, quindi si direbbe di si.

L’unico problema, il vero elefante nella stanza, è il ruolo che i tassisti potrebbero avere in questa questione. Sicuramente qualcuno avrà da ridire tramite il sindacato per un progetto che, se portato alla sua naturale conclusione, potrebbe sollevare dall’incarico migliaia di tassisti inglesi: “Abbiamo investito circa 7 milioni di Sterline nel progetto, fondamentale per creare un precedente nella mobilità automatizzata”, dice invece il Ministro dei Trasporti britannico Jesse Norman senza accennare minimamente ai guidatori dei tassì locali.

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