Stop benzina e diesel, la mossa di Salvini che potrebbe cambiare le cose

Il voto della Commissione europea sullo stop alla vendita di benzoina e diesel dal 2035 divide: l’Italia ha una posizione molto chiara

Tutto già scritto, o forse no. Perché la Commissione Europea ha votato, anche se a stretta maggioranza, la cancellazione dal 2035 dei veicoli a benzina e diesel. Ma la rivoluzione deve passare dal Consiglio Europeo e Matteo Salvini ha preparato le contromosse.

Stop benzina e diesel, la mossa di Salvini - Autoemotori.it 4-
Stop benzina e diesel, la mossa di Salvini – Autoemotori.it 4-

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità porta avanti la posizione del governo italiano che fin da subito si è opposto. E negli ultimi giorni ha trovato sponde importante alle quali appoggiarsi, a cominciare dalla Germania.

Per il momento sappiamo che i tempi saranno dilatati. Il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea) ha stabilito di rinviare a data da destinarsi il voto che era previsto per il prossimo 7 marzo.

Il Consiglio dell’Unione Europea avrebbe dovuto dare il via libera definitivo all’accordo raggiunto sull’addio alle endotermiche e inbecve per ora è tutto fermo, anche se si tratta solo di una battaglia. Ma dalle certezze iniziali anche a Bruxelles sono passati ai dubbi perché non c’è solo l’Italia contraria alla riforma. E se davvero la Germania dovesse apertamente schierarsi contro, sarebbe un cambio di scenario importante.

Stop benzina e diesel, la mossa di Salvini: Italia e Germania tornano alleate

La richiesta da parte del governo tedesco è molto chiara. Ha chiesto alla Commissione europea di introdurre nel provvedimento la possibilità di posticipare lo stop totale ai motori a combustione. Così sarebbe certificata la possibilità di continuare la produzione e la vendita di propulsori in grado di funzionare con gli e-fuel, i carburanti sintetici.

A spingere per questa tesi sono i liberaldemocratici dell’Fdp che fanno parte della coalizione di governo. Ma i Socialdemocratici e soprattutto i Verdi che li appoggiano il governo sono apertamente contrari e appoggiano la posizione della Commissione europea.

Ecco perché Matteo Salvini nelle ultime ore ha avuto una lunga conversazione telefonica con il suo omologo tedesco Volker Wissing. Come spiega una nota del ministero durante il colloquio “è stata ribadita la forte intesa sul principio di neutralità tecnologica per evitare lo stop dal 2035 per i motori a combustione”.

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Tra una decina di anni si potranno produrre solo automobili elettriche – Autoemotori.it

La posizione dell’Italia al momento è la stessa dei governi polacco e bulgaro, ma altri potrebbero aggiungersi nelle prossime settimane. A cominciare proprio da quello tedesco, ma non a caso ci saranno diversi incontri sul tema. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, presto vedrà i colleghi colleghi di Danimarca, Svezia, Austria, Romania e Repubblica Ceca per discutere il fugturo del settore automotive.

Un voto molto incerto e la possibilità di inserire gli e-fuel nella discussione: ecco cosa succederà

Cosa può succedere adesso? Per approvare la riforma basta il parere favorevole del 55% tra gli Stati membri (quindi 15 Paesi su 27). Ma cresce concretamente la possibilità che nasca una minoranza qualificata di Paesi in grado di bloccare tutto il provvedimento. In questo caso sono sufficienti almeno quattro membri del consiglio che votino contro e l’astensione deve essere considerata come voto contrario.

Al momento ci sono due alternative: rinviare del tutto la votazione, oppure chiedere alla Commissione europea che presenti una nuova proposta. In entrambi i casi, il processo dovrebbe ripartire quasi da zero, aumentando la possibilità che altri Paesi si uniscano a quelli già apertamente contrari.

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Auto elettriche, la Germania pressa – Autoemotori.it

Decisiva quindi la Germania con il segretario di Stato per i trasporti, Michael Theurer, che continua a spingere sull’utilizzo degli e-fuel, le benzine pulite: “Abbiamo bisogno della tecnologia dell’idrogeno e anche degli e-fuel, soprattutto nei camion e nel settore dei trasporti pesanti”.

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